martedì 20 settembre 2011

A volte ritornano...

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Eccomi qui....
ormai le sparizioni sono frequenti, e non per mancanza di spunti ma direi più per pigrizia ;-)
Comunque, per la cronaca, qui inizia la primavera... si vedono un sacco di bestiolini svolazzanti tra i fiori e c'è qualche speranza che anche questa fase di mezzo letargo sia al termine!!

L'altro giorno leggevo un giornale e mi è saltato all'occhio un articolo che vorrei riproporvi. È scritto da uno scrittore colombiano, Santiago Gamboa, che ha vissuto vari anni a Roma e mette su carta le sue impressioni sull'italia e sugli italiani.... impressioni che alla fine mi hanno strappato più di un sorriso:


"Las ciudades tienen un olor y un ruido que las carateriza.
Roma huele a moho y por las mañanas a café recién molido, y lo que más resuena son las motos serpenteando en las calles intoxicadas por el tráfico, pero también por la algarabía del romano, que todo lo habla y discute, que todo lo comenta, ocupando el aire con una monstruosa masa verbal que va y viene, como una perpetua marea.

¿de que hablan los romanos?
Yo lo sé, pues lo he escuchado en las termas, que son espacios de sinceridad y recogimiento. Hablan de cocina, de mujeres y de fútbol, aunque no necesariamente en ese orden. O puede occurrir que hablen sólo de mujeres.
Si el tema es la cocina, nunca están de acuerdo. Hay, aproximadamente 3800 modos de hacer pasta y no es fácil que dos coincidan sobre los ingredientes o los tiempos de cocción.... por el general se requiere la opinión de un tercero y a veces traen el celular para llamar a sus madres.
Si el tema es el fútbol, las rivalidades despuntan, crece la tensión. Cada romano es un potenciál directór técnico. Cada romano es n historiadór del fútbol. Cada romano es un comentarista profesional de fútbol.

Los jóvenes romanos son victimas de la moda hasta extremos delirantes. Un mesero de bar puede gastarse la tercera parte de su sueldo en calzoncillos; el celular, el carro y las gafas oscuras tienen un culto que recuerda los antiguos dioses de la mitología. A pesar del Vaticano, en el fondo siguen siendo politeístas. Quieen a sus madres y se van tarde a la casa, hacia los 35 años. Por eso pueden disponer del sueldo a su antojo. Suelen tener la misma novia desde el colegio, pero su obsesión es seducir turistas extranjeras.

Las romanas están obsesionadas con el cuerpo y salen semidesnudas a la calle. La gran mayoría se tiñe el pelo y por eso la ciudad está llena de rubias.

En politica los romanos son impredecibles. Igual al resto del país. Podría pensarse que el excesivo consumismo los lleva a querer ser millonarios, y por eso votan por Silvio Berlusconi, que es el supremo millonario del país. En el fondo tiene su lógica. ¿qui´n manda en Aabia Saudita? El hombra más rico, que es el rey. ¿quién manda en Brunei? El sultán, que es el más rico. Lo mismo pasa en Italia. Pero Berlusconi no sólo es el más rico, sino que está obsesionado, como sus sonteraneos, por el aspecto físico. Siempre está bronceado, hace curas de adelgazamiento, implantes de pelo y estiramiento de piel. En al fondo, Berlusconi es lo más italiano que puede haber. Una especie de italiano profesional. Le gusta cantar arias, le gusta el fútbol, presume de tener en su oficina las mujeres más hermosas del país y hace fiestas con jovencitas, hace chistes todo el tiempo, en fin.
Los italianos votan por Berlusconi, pero no lo dicen en público. He vivido muchos años en Italia y pocas veces he encontrado italianos que reconozcan haber votado poe el. Extraño, ¿verdad?

Claro, también sigue habiendo algo llamado Juventudes Comunistas, con sede en el tradicional barrio del Testaccio.
Conozco uno de esos jóvenes, tiene 84 años y se llama Angelino.
Su primo, Mario, también tiene 84 pero era fascista; pasó la Guerra en la región de Sabina y adora Mussolini.
Angelino y Mario viven juntos y en invierno, para ahorrar calefacción, incluso duermen en la misma cama.

Otro muy típico es el sacerdote y por eso la sotana es una prenda tan común. Ni qué decír las monjas. O los pintores de la Plaza Navona.

Ya lo dije al principio: oma huele a café, pero también a harina recién horneada, a pinos, a tierra mojada.
Y lo más importante: la gente sonríe por la calle.
¿Como valorar algo tan simple?
Todo el mundo tiene una imagen de Roma, todos la han visto. De algun modo nos pertenece, pues todos, en Occidente, somos hijos de Roma.
Tal vez por eso su desorden mediterráneo y su luz son el antídoto ideál, hoy, contra la locura del mundo."
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Il finale è abbastanza buonista, non è una convinzione che condivido, ma condivido in pieno tutto il resto: l'impressione che ho avuto ogni volta tornando in Italia... e che a dire il vero mi ha fatto passare in un baleno la nostalgia e alimentava la voglia di mettermi di nuovo su un aereo e tornare in capo al mondo...
Purtroppo l'effetto che mi fa è sempre questo, mi mancano molte cose, mi manca parlare con la gente e accorgermi che non servono mille spiegazioni, le basi da cui parte un ragionamento sono comuni, mentre in altri posti del mondo inizialmente pensi sia solo un problema di lingua ma a poco a poco ti accorgi che è la mentalità che è completamente differente...
Eppure dopo poco torna la smania di andarsene, ci si sente di nuovo fuori posto.... ci si guarda in giro e si vede gente che non si riconosce più, gente che si nasconde dietro un consumismo inutile, dietro oggetti futili, trucchi e estetiche che viste con altri occhi ti sembrano ridicoli.... cose che per fortuna più che attirarmi finiscono per farmi venire un senso di rifiuto fortissimo....

Ci sono tante cose che gli italiani hanno conquistato col tempo e ora hanno la convinzione di essere avanti rispetto agli altri, pensano di poter guardare attorno con uno sguardo di superiorità acquisita....
Tempo fa leggevo un trafiletto in un giornale in cui si parlava delle manifestazioni tutte al femminile fatte in Italia, chiedendosi se avrebbero potuto essere da esempio alle donne mediorientali....
A me ha fatto sorridere, un sorriso amaro però.... quando decideranno di svegliarsi gli italiani e far quello che in mediooriente tutti i paesi stanno reclamando senza sosta? quando abbasseranno la testa e smetteranno di sentisi superiori ma capiranno che tra chi è sottomesso a un dittatore e chi è sottomesso a un buffone bugiardo la differenza non è poi molta?.... la violenza non è il modo migliore per farsi sentire, è vero, ma altri popoli sono la dimostrazioni che se la gente davvero vuol cambiare può avere la forza di farlo.... se in Italia questo non succede ci sarà pur un motivo....
Ed è un peccato che siano in molti all'estero quelli che se ne rendono conto.... solo gli italiani non l'hanno ancora capito.

Il peggio che può rischiare l'Italia in un futuro forse nemmeno remoto è di far la fine dell'Argentina di dieci anni fa.... stop generale e banche svuotate, i risparmi di una vita volatilizzati nel nulla per non far morire un paese governato male e gestito peggio....
Con l'unica differenza che subito dopo gli argentini hanno cacciato l'intera casta politica e ora il paese apparentemente ha superato il buio.... non sono sicura che gli italiani possano dimostrare la stessa forza.... e sopratutto lo stesso orgoglio...


2 commenti:

  1. Ciao. Il problema più grande sai qual'è che molti di quelli che sono contro B. non sono meglio di lui, al suo posto avrebbero fatto allo stesso modo.
    Le storie squallide di donnine e altro, non sminuiscono solo lui, sminuiscono gli Italiani, e la voglia di apparire di certi individui non gli permette di vedere che sputtanandolo davanti al mondo intero quello che ne paga le conseguenze è il popolo italiano.
    Il tempo di B. è finito, ma il panorama politico italiano non lascia speranze ... io non mi sento rappresentata da nessuno, cosa dovrei fare? Candidarmi alle prossime elezioni? NO, è un ambiente troppo schifoso e squallido, preferisco soffrire in silenzio e cercare di pararmi il fondoschiena. :(

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  2. purtroppo il grande falò andrebbe fatto prendendoli su con una pala tutti quanti, destra, sinistra, sotto, sopra, portaborse, segretari e nullafacenti vari....
    uno deve pur averli dei sogni ;-)
    ciò non toglie che ogni limite ha una pazienza, come disse un grande!!

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