venerdì 23 luglio 2010

Ravioli Viola :-)

E già, sperimentando colori in cucina!
Ultimamente mi son fissata col colore del cavolo rosso... basta mettere a bollire un paio di foglie e l'acque si tinge di un viola fortissimo... stile pozione magica!
C'è chi ci tinge le uova... io come primo esperimento ci ho colorato il riso e questo è stato il risultato:


...servito con polpettine di patate... voilà! :-)
In realtà poi la fantasia ha cominciato a galoppare... e sommata alla voglia di ravioli che avevo in questi giorni ecco che è venuto fuori :



Buoni, ma buoni buoni buoni!!! :-)
Pasta fatta in casa con le mie manine: farine, semola, sale, acqua e olio di gomito ;-)
Il sapore del cavolo non è forte, leggermente dolciastro se si assaggia solo bollito, a occhi chiusi, non si capisce nemmeno bene se sia cavolo o zucca o chissà che, quindi ottimo inganna-nani!.... mescolato con un pò di noce moscata, sale e uno pseudoformaggio dalla consistenza di ricotta... condito con olio evo e mandorle grattugiate fiiiini fini (senza buccia)... un sogno!
E dato che ne ho fatti molti.... domani si replica! evvai!!!! :-D

domenica 4 luglio 2010

..Argentina..

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L'altro giorno guardavo su un giornale italiano questa foto... si potrebbe pensare che sia un qualunque posto in Argentina... in realtà è un'immagine delle strade di Napoli, quando l'Italia era ormai fuori dal gioco e i napoletani speravano che almeno il "loro" Maradona arrivasse alla vittoria.


Mi ha fatto sorridere... e in una catena di pensieri mi è tornato in mente il mitico gol del "pibe de oro", nel mondiale del 1986 giocato in Messico... con Nicola ci siamo rivisti il video del gol, per la prima volta con occhi diversi , con un'emozione differente da quella provata solitamente.
Il motivo?
Il pensiero è andato immediatamente al nostro viaggio dell'anno scorso, due mesi scorrazzando tra Cile e Argentina, l'innamoramento che ho avuto per Buenos Aires, ma sopratutto alcune zone del sud, in Patagonia. Per arrivare ad Ushuaia siamo passati per Rio Gallegos e in seguito per Rio grande... entrambi i posti sono cittadine che si affacciano sull'oceano, proprio di fronte alle isole Malvinas... o come sono forse più conosciute oggi, le Falkland.
Le isole Malvinas sono isola appartenute da sempre all'Argentina, "colonizzate" dai britannici e motivo della guerra delle Falkland scoppiata nel 1982 con la quale l'Inghilterra occupò militarmente le isole... a tutt'oggi dopo varie risoluzioni Onu (inascoltate) e richieste di legittimità provenienti dai più diversi organismi, l'Inghilterra continua a far orecchie da mercante.
Ci si potrebbe chiedere qual'è il senso di possedere un territorio così piccolo, apparentemente ben poco ospitale, gelato, desertico... le risposte sono quelle di sempre, quelle che spingono paesi ad occuparne altri o ad avanzare pretese in nome del dio-denaro : le isole e tuto il territorio circostante sono piene zeppe di petrolio che naturalmente fa gola a molti.
Negli argentini il dolore per le morti subite e per l'affronto di non poter rivendicare davanti al mondo il possesso delle Malvinas è ancora fortissimo e più che mai attuale... le cittadine di Rio Grende e Rio Gallegos sono piene di militari e in ogni angolo, strada o piazza c'è un monumento per gli eroi delle Malvinas o grandi cartelli con la scritta "Las Malvinas son Argentinas".
Dopo aver pensato tutto questo è quasi inutile cercare di spiegare quale fosse l'emozione degli argentini quando Maradona li portò a vincere il mondiale... non era più solo una partita di calcio, era una parte di quella rivincita che tutto il popolo argentino sognava di prendersi...
Ma penso che più di ogni altra cosa, per farvi partecipi di quell'emzione, basti vedere questo video e sentire le parole di questo cronista argentino:


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